Guida per principianti a GNU/Linux: i sorgenti e GNU make – seconda parte -

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Etabeta
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Guida per principianti a GNU/Linux: i sorgenti e GNU make – seconda parte -

Messaggio #1 »

domenica, 1. gennaio 2012, 16:32

Guida per principianti a GNU/Linux: i sorgenti e GNU make – seconda parte -

Nel post precedente abbiamo visto come si compila un programma scritto da noi, tramite il compilatore GCC. Ma quando scarichiamo i sorgenti da Internet o dai CD delle riviste, di solito li troviamo in un formato compresso (tar.gz o tar.bz2). Le guide ci dicono che dobbiamo scompattarli e poi dare tre “magici” comandi:

Citato:
"./configure
make
sudo make install
,,


Perché invece non si usa semplicemente gcc?
Volendo si potrebbe, in effetti. Ma un programma complesso di solito è spezzettato in tanti file e occorre sapere bene come combinarli. Inoltre è possibile che venga richiesta la presenza di determinate librerie e quindi ci vuole qualcosa che controlli la loro esistenza.
In effetti questo qualcosa è il ./configure che fa un “check” delle librerie presenti nel sistema. Se non trova qualche libreria necessaria, ci avverte che dobbiamo installarla.
Dando il make, invece, inizia la compilazione vera e propria, che creerà il nostro programma. Non solo l’eseguibile, ma anche tutti i file di supporto come ad esempio le pagine del manuale del programma, le icone, ecc. Attenzione però: make usa sempre gcc, non è un compilatore, ma solo un programma che automatizza la compilazione di sorgenti complessi.
infine con make install trasferiamo tali file dalla directory di compilazione alle directory del sistema.
Make, come al solito, è un programma GNU.
Detto così sembra semplice e in effetti lo è, se si ha un po’ di esperienza e si capiscono i messaggi di errore che potrebbero comparire.
Il fondo installare i programmi così però è un po’ noioso. Bisogna stare attenti a tutte le librerie che mancano, eventualmente installarle, e poi aspettare che finisca la compilazione. Per un programma come Firefox potrebbe richiedere delle ore.
C’è un metodo più rapido? Sì: prendere i programmi già compilati. Ma questo lo spiegherò nel prossimo post, parlando dei gestori dei pacchetti, soprattutto quello di Debian (e di Ubuntu), ovvero APT. ;)

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