Guida per principianti a GNU/Linux: perché occorre montare gli hard disk

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Guida per principianti a GNU/Linux: perché occorre montare gli hard disk

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domenica, 1. gennaio 2012, 17:49

Guida per principianti a GNU/Linux: perché occorre montare gli hard disk

Una domanda che si fa spesso il newbie di GNU/Linux è:

Perché bisogna montare le partizioni degli hard disk? Windows le vede automaticamente e non mi chiede nulla
Ecco uno di quei casi in cui la domanda è sbagliata. La domanda giusta è:
Come mai Windows non mi fa scegliere quali partizioni attivare? Come mai le vede come degli hard disk separati anche se sono solo partizioni dello stesso hard disk? Come mai non mi permette di vedere tutta la mia memoria di massa come un unico filesystem in cui ogni partizione è solo una directory il cui nome e posizione posso scegliere io? Come mai, insomma, funziona come MS DOS?

Ecco, queste sono domande interessanti. In fondo non vi è alcuna ragione per procedere come fa Windows. Avere C:, D:, E: ecc. è molto più scomodo che vedere tutto come un unico albero di directory. Inoltre non possiamo scegliere come e quando attivare certe partizioni piuttosto che altre. Con GNU/Linux (così come con gli altri sistemi di tipo Unix) invece possiamo.

Ma vediamo perché e come funziona il tutto.

In primo luogo ricordiamo come è fatto il filesystem di GNU/Linux: abbiamo un unico albero di cartelle una dentro l’altra, invece che lettere separate (C:, D:, E: eccetera). L’albero ha una radice (la directory “/” ) che contiene delle directory le quali a loro volta possono contenerne altre e così via. Anche con Windows è così, solo che, come dicevo, non c’è qualcosa che tenga tutto unito come appunto la radice.
Quando inseriamo una pendrive nel pc con Windows, dopo un (inutile) lavorio alla ricerca di qualche (altrettanto inutile) driver, il sistema ce la individua con una lettera.
GNU/Linux invece usa un altro meccanismo per gestire diversi hard disk e partizioni.
Prima di tutto ogni partizione è identificata da un file di dispositivo nella directory /dev. Noi non usiamo di solito questi file direttamente, perché essi ci restituirebbero semplicemente un flusso ininterrotto di byte poco utile se non in determinate circostanze (ad esempio la copia 1-a-1 di una partizione). Abbiamo bisogno di “montare” la partizione nel filesystem, ovvero di “inserire” in esso la partizione che ci interessa.
Questi file sotto /dev hanno dei nomi basati sulle caratteristiche della partizione.
Di solito il nome è qualcosa tipo:

Citato:
"/dev/hdXY,,

oppure:

Citato:
"/dev/sdXY,,

dove X è una lettera (a, b, c, d eccetera) che individua l’hard disk (“a” è il primo hard disk, “b” il secondo, ecc.) mentre Y è il numero della partizione (1, 2, 3, ecc.).

Ad esempio la prima partizione del secondo hard disk verrà vista come:

Citato:
"/dev/sdb1,,

Immagine

Ciò di cui abbiamo bisogno è inserire ciò che è dentro sdb1 nel filesystem, da qualche parte. E’ importante notare, infatti, che /dev/sdb1 è visto come un file, quindi non contiene le directory “Pippo”, “Pluto” e “Paperino”, che non possiamo vedere (ecco perché le ho messe su sfondo grigio).

La “qualche parte” dove inserire l’albero delle directory della nuova partizione è chiamato “punto di mount”, potremmo anche chiamarlo “punto di inserimento” e, nel caso della nostra figura, useremo /mnt.

Immagine

In sostanza il filesystem contenuto in sdb1 verrà inserito (montato) come se montassimo dei pezzi di lego su una costruzione pre-esistente. L’importante è avere un punto di “attacco” ossia un punto di “montaggio”, nel nostro caso /mnt. Avendo scelto /mnt come punto di mount, avremo che “Pippo”, “Pluto” e “Paperino” saranno delle sotto-directory di /mnt.

Ci sono delle regole per scegliere il punto di mount?

No, nessuna. Possiamo scegliere qualsiasi directory (possibilmente vuota) anche nella nostra home. Ma, di solito, è preferibile creare una directory vuota dentro /media. Questo perché tale directory è “scandagliata” dai diversi ambienti desktop (GNOME, KDE, ecc.). Se usiamo una directory in /media come punto di mount, l’ambiente grafico si accorgerà del montaggio e farà comparire l’icona sulla scrivania. ;)

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