12 errori che i neofiti di Linux commettono spesso

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Etabeta
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12 errori che i neofiti di Linux commettono spesso

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mercoledì, 4. gennaio 2012, 11:06

12 errori che i neofiti di Linux commettono spesso

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1 – Credere di star utilizzando Windows

Anche se questo potrebbe sembrare troppo ovvio, Linux non è Windows. L’utente medio non ha idea che ci sono anche sistemi operativi diversi e forse, la troppa abitudine, fa male. In realtà, la maggior parte degli utenti medi avrà al massimo aggiornato le varie versioni di Windows (da XP a Vista/7 per fare un esempio) e, soprattutto per questo motivo, i nuovi utenti potrebbero credere che tutto funziona (o non funziona, dipende dai punti di vista) come avviene in Windows. Bisogna essere consapevoli del fatto che si sta usando un sistema operativo diverso e che funziona in modo diverso.

2 – Provare a scaricare e utilizzare file .exe

A meno che non avete fatto il vostro dovere installando Wine, fare doppio clic su file .exe non servirà ad installare l’applicazione o a far partire il setup del programma. E quando ciò accade, gli utenti neofiti restano sconvolti. Far capire agli utenti che Linux, come Windows, è in grado di eseguire le applicazioni fatte per questo sistema operativo, è davvero un’impresa a volte. Wine comunque rimane una buona manna dal cielo in alcuni casi.

3 – Scegliere la distribuzione sbagliata

Uno dei maggiori problemi per gli utenti è la scelta sbagliata della distribuzione Linux. Immaginate di essere un nuovo utente e scegliete di partire con Gentoo o Slackware! Sì, quelle sono tutte distribuzioni buone, forse le migliori, ma il 90% degli utenti scapperebbero via impauriti. Se si è nelle fasi iniziali bisogna scegliere una distribuzione più vicina all’utenza media, più vicina forse anche a Windows sotto certi aspetti: Ubuntu e le distribuzioni basate su Debian sono un perfetto esempio. Non solo nel modo di gestire gli applicativi, non solo nel centro software ma Ubuntu riesce a garantire anche un riconoscimento hardware automatico davvero eccezionale. Scegliete bene la vostra distribuzione, mi raccomando.

4 – Non trovare il software adatto

Perché così tanti nuovi utenti Linux che migrano da Windows pensano che si possono avere tutti gli stessi software che si avevano sul sistema di Microsoft? C’è tutto o quasi, bisogna solo saper trovare la giusta alternativa e la giusta corrispondenza. Un aiuto può darvelo questa lista: http://www.chimerarevo.com/2008/02/07/l ... i-windows/ oppure strumenti come Synaptic, PackageKit, Ubuntu Software Center ecc... Ciascuno di questi strumenti è un paradiso di software in cui gli utenti possono probabilmente trovare tutte le applicazioni di cui hanno bisogno.

5 – Sostituire Microsoft Office

Questo punto si collega con il precedente. I nuovi utenti Linux sono orgogliosi dei progressi che hanno fatto con LibreOffice ma, nonostante ciò, c’è chi si lamenta perché le persone a cui inviamo i file creati con LibreOffice non riescono ad aprirli con MS Office. Ricordate una regola importante: i prodotti Microsoft non sono bravi ad andare d’accordo con altri sistemi operativi e altre applicazioni. Assicuratevi, quindi, che i file vengano salvati in formati che sono leggibili dagli equivalenti strumenti di Microsoft: salvate tutto in .doc o .docx e non avrete problemi.

6 – Evitare il terminale

No, mi spiace ma non si può. Il terminale di Linux non è il Dos di Windows e rappresenta il cuore, la vera potenza di questo sistema. Evitare completamente la riga di comando o anche solo pensare di non utilizzarla mai è davvero impossibile. Purtroppo, o per fortuna, dovrete imparare alcuni comandi basilari per riuscire per lo meno a spostarvi tra le varie directory, eliminare i file, rinominarli, creare cartelle eccetera.

7 – Andare via troppo in fretta

Ecco un altro problema che vedo troppo spesso. Dopo poche ore (o un paio di giorni) che un nuovo utente lavora con Linux, egli rinuncerà per un motivo o un altro, spesso banale, a continuare la sua esperienza con il pinguino e tornerà a Windows. Capisco che si rinuncia quando qualcosa non funziona (come quando si deve utilizzare una applicazione proprietaria o formato di file) ma spesso i motivi per cui si va via sono davvero futili.

8 – La struttura del sistema non è la stessa di Windows

Non esiste C: né si utilizza il carattere “\”, né si utilizzano spazi nei nomi dei file. Questi sono gli errori più comuni che i nuovi utenti fanno cercando di utilizzare Linux come se fosse Windows. Anche le directory dei due sistemi sono organizzati in modo del tutto differente. Questo articolo può aiutarvi a chiarirvi un po’ le idee: http://www.chimerarevo.com/2010/06/15/l ... ganizzate/

9 – Saltare gli aggiornamenti

Anche io molte volte evito gli aggiornamenti di Windows. Ma mai di Linux! Nessuno deve e dovrà saltare gli aggiornamenti della propria distribuzione anche perché, nel 99% dei casi, non dovrete riavviare il sistema. Tali aggiornamenti portano patch di sicurezza e nuove funzionalità al software ed è molto importante effettuarli ogni volta che sono notificati.

10 – Effettuare l’accesso come utente root

Non si accede mai al sistema come utente root! L’utente root sarebbe l’equivalente dell’amministratore in Windows e, proprio come in Windows, può tutto: anche cancellare file importanti che rischierebbero di causare problemi gravi al sistema. Alcune distribuzioni creano un account utente che, quando necessario, può usare la password di root per eseguire alcuni comandi (come Ubuntu); altre distribuzioni (come Slackware), creano di default l’account root e sarà cura dell’utente crearsi un account “utente” (scusate il gioco di parole).

11 – I desktop multipli

E’ una delle più comode funzionalità di Linux, specialmente se dovete organizzare vari lavori contemporaneamente. Eppure, a volte, ciò diventa un problema per gli utenti appena sbarcati in Linux: ho visto utenti “perdere” le loro finestre sul desktop per poi scoprire essere finite nel desktop di fianco!

12 – Ignorare la sicurezza

L’errore più grande. Quante volte sentite dire o leggete in giro che su Linux è praticamente impossibile prendere virus? Tutto vero ma aprite gli occhi: i virus esistono ovunque e su Linux si chiamano “rootkit”. Essi assumono i privilegi di root della vostra macchina e causano ingenti danni, spesso a vostra insaputa! La probabilità di incombere in un rootkit è praticamente vicina allo zero ma, ricordate, la prudenza non è mai troppa. ;)

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