

Hotz non ha un team di centinaia di ingegneri a disposizione, ma solo le sue conoscenze e alcune armi per nulla segrete: un Lidar (Light Detection And Raging), che di fatto è un radar laser, un display da 21,5 pollici da posizionare al centro della plancia dell’autoveicolo, una manciata di telecamere puntate attorno all’auto e tutto l’hardware necessario al corretto funzionamento di Ubuntu. Sì, è proprio la distro firmata Canonical che gli sta permettendo di realizzare il suo sistema low-cost per rendere autonomo qualsiasi veicolo. Low-cost perché l’obiettivo è quello di vendere l’intero kit a circa 1000 dollari, cifra che può sembrare elevata ma, facendo quattro conti è davvero ridicola per ciò che questo sistema permetterà di fare. Pensiamo, ad esempio, a chi non ha le capacità motorie necessarie a guidare un veicolo ma che non vuole rinunciare a spostarsi in giro per la città senza “scomodare” amici, parenti o accompagnatori.
Allo stato attuale, però, siamo ancora ben lontani da un sistema stabile e sicuro anche se Hotz punta ad avere un prototipo 100% funzionante entro il prossimo anno.

Fonte: Bloomberg for TUXjournal.net, 18 dicembre '15