Guida per principianti a GNU/Linux: diventare super user

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Etabeta
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Guida per principianti a GNU/Linux: diventare super user

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domenica, 1. gennaio 2012, 17:39

Guida per principianti a GNU/Linux: diventare super user

Solitamente ci loggiamo al sistema come utenti normali. Questo perché è più sicuro che essere perennemente super utenti (o utente root). Come abbiamo visto, infatti, l’utente root altri non è che l’Amministratore del sistema, colui che “puote ciò ch’egli vuole”, per parafrasare Dante. Questo significa che inavvertitamente potremmo danneggiare il sistema. Magari non noi, ma un malware. Non essere root tutto il tempo infatti ci protegge da programmi malevoli.
A volte però essere root è necessario, ad esempio per installare un programma, oppure per modificare un file di configurazione.
Abbiamo due strade:

1. chiudere la sessione e loggarci come utente root
2. diventare root senza cambiare utenza

La seconda strada è più comoda, ma in generale per percorrere la prima ci basta fare logout e inserire le credenziali dell’utente root.
Ovvero alla richiesta di login:

Citato:
"username: root
password: password dell'utente root
,,


Ubuntu però è un po’ particolare e lo vedremo subito. Prima però vediamo come, di norma, su diventa super utenti. Il comando Unix standard è "su" quindi dando da terminale tale comando ci verrà chiesta la password dell’utente root e così diverremo super user.
Dicevo di Ubuntu. Questa distribuzione, per ulteriore sicurezza, tiene inattivo l’utente root, semplicemente non assegnandogli alcuna password. In tal modo non sarà possibile loggarsi come root né per via grafica né via shell. Per “conquistare” i diritti amministrativi si usa un altro comando: "sudo".
La sintassi è molto semplice:

Citato:
"sudo comando,,

ad esempio:

Citato:
"sudo gedit /etc/X11/xorg.conf,,

Questo comando in sostanza si traduce così: “super utente esegui questo: esegui l’editor gedit e con esso apri il file /etc/X11/xorg.conf
In effetti sudo sta per “Super User Do“, cioè “Super Utente fai questo”. Nel nostro caso aprire il file /etc/X11/xorg.conf con gedit.
Il file in questione, in effetti, è un file di configurazione di sistema, per questo appartiene all’utente root.
Da notare che mentre su ci fa diventare super utente, tant’è che il prompt della shell si trasforma da $ (che denota gli utenti “normali”) a # (che denota l’utente root) invece sudo esegue il comando successivo come super utente e solo quello. Se dobbiamo eseguire altri comandi come root dobbiamo usare sudo di nuovo davanti al successivo comando.
Non solo: sudo richiede la nostra password, non quella dell’utente root (che di norma su Ubuntu è disattivato, come dicevamo).
Non c’è bisogno di passare dal terminale per diventare super utenti. Esistono dei corrispettivi grafici di sudo che ci permettono di fare tutto da grafica. Sono gksu per GNOME e kdesu per KDE.

Esempio pratico: premiamo alt+f2, comparirà una maschera dove scrivere un comando. Scriviamo:

Citato:
"gksu gedit /etc/X11/xorg.conf,,


Ci verrà chiesta la password in una maschera grafica e poi partirà gedit. Se invece di gksu scrivessimo solo sudo, non vedremmo nulla: difatti sudo aspetta un input (la password) da riga di comando, non da grafica.

Da notare infine che se vogliamo diventare root in modo permanente, come con su, in Ubuntu possiamo scrivere:

Citato:
"sudo -s,,


oppure:

Citato:
"sudo su,,

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