Guida per principianti a GNU/Linux: cambiare i permessi
Abbiamo visto perché esistono e a cosa servono i permessi. Adesso vediamo come cambiarli.
Prima di tutto va detto che i permessi delle directory di sistema (cioè tutte quelle che non sono la nostra home o la home di altri utenti) non andrebbero cambiati affatto, a meno di casi molto particolari e sapendo molto, ma molto precisamente cosa fare. Altrimenti il rischio è rendere inusabile il sistema.
Detto questo, il modo più facile è per via grafica.
Usando Nautilus (e quindi GNOME) basta:
"click destro > proprietà > permessi,,
Per farlo da shell ci serviremo invece di chmod, un comando delle utility GNU.
E’ molto semplice:
Citato:
"chmod permessi /percorso/file,,
Il formato dei permessi si può esprimere in due modi: numerico o simbolico. Vediamo quello simbolico, più semplice. Esso è formato da tre caratteri.
Il primo può essere:
u: utente proprietario del file
g: gruppo
o: altri utenti (others)
a: tutti (all) – in pratica sarebbe come dire u+g+o
Il secondo carattere può essere un segno + (più) oppure un segno - (meno) a seconda se vogliamo attivare o disattivare il permesso specificato dal terzo carattere.
Il terzo carattere può essere r (read), w (write), o x (execute).
Quindi, volendo rendere il file eseguibile solo per l’utente proprietario, scriveremo:
Citato:
"chmod u+x /percorso/file,,
Se invece vogliamo rendere il file non eseguibile da nessuno, scriveremo:
Citato:
"chmod a-x /percorso/file,,
Se desideriamo renderelo scrivibile dagli utenti del gruppo:
Citato:
"chmod g+w /percorso/file,,
Vediamo come cambiare il proprietario e il gruppo.
Il comando è chown (change owner):
Citato:
"chown utente:gruppo /percorso/file,,
Ad esempio:
Citato:
"chown paperino:paperopoli /percorso/file,,
Dove “paperino” è il nome del nuovo utente proprietario e “paperopoli” il nome del nuovo gruppo.
Ovviamente se vogliamo modificare i permessi di un file di cui non siamo proprietari, non potremo farlo. Ci servirà essere root.

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